Home » blog

blog

Quetzalcoatl, la piramide di cholula e il ciclo dei cinque soli: Miti e Simbolismi della cultura Mesoamericana.

Sappiamo bene che nel mondo ogni luogo è caratterizzato da una cultura locale che descrive la storia e i miti più affascinanti, avvolte celandosi misteri che rimangono sepolti da millenni e che tutt'ora restano innoqui all'uomo e attendono di essere scoperti. Analizzandoli con uno occhio più critico riusciamo a capire cio che i nostri antenati ci hanno lasciato e sopratutto quale messaggio volevano indicarci e particolamente in Mesoamerica esattamente in Messico. Stiamo parlando del grande mito di Quetzalcoatl legato alla civiltà degli Aztechi e di come la sua influenza permea la cultura, la religione e l'arte messicana ancora oggi.

Non ce dubbio che molto tempo prima di noi c'erano altre civiltà sul nostro pianeta , ma questo non ce lo spiegano solo i testi e le strutture che oggi ergono sulla vasta area geografica del pianeta, ma anche per via dei tanti parallelismi che ci sono tra le varie culture, da antichi civilizzatori fino ad arrivare ai culti religiosi e cio che si evidenzia particolarmente è l'incessante collegamento con l'astronomia.

Chichèn itzà, Yucatan settentrionale,Messico.

Non molto a sud est del Messico nello yucatàn settentrionale esattamente a Piste, luogo pianeggiante e ricco di fauna si erge uno dei più grandi siti archeologici della storia ovvero la piramide di Kukulkan. Ciascuna delle quattro scalinate era formata da novantuno gradini, contando anche la piattafrona superiore si aveva un totale di 365 ossia il numero dei giorni intero di un anno solare. L'altezza totale del tempio è di 30 metri con un inclinazione di 47 gradi ai lati. Il disegno geometrico e l'orientamento dell'antico edificio erano stati calibarti con la precisione di un orologio, per raggiungere un obiettivo tanto spettacolare quanto esoterico, infatti negli equinozi di primavera e autunno trame triangolari compaiono sulla balaustra sul lato nord-orientale creando l'illusione di un serpente gigantesco che ondeggiava lungo tutta la scalinata, effetto che durava tre ore e ventidue minuti A Chichén Itzá si possono ammirare anche diverse rastrelliere sopra le quali venivano appesi i teschi degli uomini sacrificati, così come numerosi Chac Mool. Si tratta di una scultura raffigurante una figura umana disposta in posizione reclinata con la testa rivolta verso il lato destro, con un recipiente appoggiato sul ventre. Qui, molto probabilmente, venivano appoggiate le offerte in occasione dei sacrifici da fare alle varie divinità, prima fra tutte il dio del Serpente Piumato, rriferiva un osservatore spagnolo del sedicesimo secolo: " li conducevano con grande ostentazione e la collocavano sulla pietra sacrificale. L'afferavano in quattro per le braccia e le gambe,divaricandole. Quindi arrivava il boia, con un coltello di selce in mano e con grande abilità praticava un incisione tra le costole sul lato sinistro, affondava la mano e tirava fuori il cuore palpitante, che posava sul vassoio.

Qui a Chichen itza, si era formata una società ibrida da un miscuglio di elementi maya e toltechi. Tutte le grandi civiltà indigene conosciute che fiorirono in Messico erano dedite alla carneficina ritualizzata di esseri umani.

piramide di kukulcan, vista lato nord

chac mool, raffigurante una persona umana distesa in maiera inclinata sul lato desto. Si puo notare appoggiato sul ventre il vassoio nella quale venivano posti i cuori sacrificati.

QUETZALCOATL

Quel che interessa di piu di questo santuario è l'eredità a cui è attribuita. Dall'epoca olmeca sono pervenute solo cupe sculture, per contro i maya, giuistamente considerati la più grande civiltà antica sorta in messico, essi recano un messaggio alquanto curioso,ovvero il Quinto sole, mito attribuito alle profezie terrestri in cui venivano citate datazioni di catastrofi e dei, ma ritorneremo dopo a questo punto, arrivando alla divinità barbuta e di pelle bianca chimata Quetzalcoatl.

raffigurazione pittoresca del dio Quetzacoatl

Quetzacoatl raffiguarante come la testa del 'serpente piumato' come dalla mitologia azteca, figura che troviamo anche alla base della piramide di Chichen itza

La cosa che soprende di più di questa divinità e la stretta somiglianza con il dio delle Ande del Perù i Virachoca. Infondo se vediamo nella storia e anche nei testi citati nella bibbia si possono fare tanti parallelismi tra le figure storiche, che più e meno sono accomunati dalle stesse caratteristiche sia fisiche che morali. Ci tengo molto a sottolineare questo aspetto, perchè avere occhio critico e intuitivo significa anche questo. Non possiamo non menzionare l'egitto con il dio Osiride che venne in Egitto per portare la conoscenza al popolo egiziano, insegnando l'agricoltura, la scrittura e a vivere moralmente, o Dioniso dell'antica grecia, i virachoca del perù e quetzalcoatl del messico.

Secondo il cronista del sedicesimo secolo Bernardino de Sahagun, Quetzalcoatl fu un grande agente civilizzatore che entrò in Messico alla guida di un gruppo di stranieri. Introdusse nel paese le arti e promosse in particolar modo l'agricoltura, la matematica(non a caso viene riconosciuto il calendario maya come grandi e ingegnosi calcolatori del tempo), astronomia, metallurgia e si diceva che avesse misurato la terra . Ai sui tempi il mais aveva spighe talmente grandi che l'uomo non risuciva a portare più di un fusto alla volta e il cotone cresceva di tutti i colori senza bisogno di tingerlo. Egli costrui case spaziose ed eleganti inculcando un tipo di relgione che incoraggiava la pace.

Quetzalcoatl era un uomo biondo dalla carnaggione rubbizza e una lungabarba, un hombre blanco o uomo grande , lunghi capelli e una grande barba tonda, chi altri lo descrivevano come un individuo misterioso dalla fronte ampia e occhi grandi e una barba fluente, indoassava un lunga veste bianca. Condannava i sacrifici ed era noto come il dio della pace. Secondo la tradizione dell'america centrale questo saggio istruttore se cosi si può chiamare, dice che ' egli venne dal mare in una barca che si muoveva da sè, senza pagaie. Era un uomo bianco alto e barbuto e insegnò agli uomini a usare il fuoco per cucinare. Costrui anche case e mostrò alle coppie che potevano vivere insieme come marito e moglie.

Quello che il lettore avrà sicuramente capito e che le molte tradizioni spagnole sono frutto spesso di confuse e mescolate tradizioni orali. Si attribuisce a Viracocha, durante i viaggi nelle Ande, avere diversi pseudomini , in alune parti dell'america veniva chiamato Gucumatz, a Chichen Itza Cuculcan, votan,Itzamana. Ma la traduzione di queste parole porta esattamente alla stessa cosa 'il serpente piumato' o pennuto. Il decano degli studi maya Sylvanus Griswold Morley cita che il grande dio Cuculacan o serpente piumato era il corrispondente dei maya del Quetzalcoatl azteco,dio messicano della luce e dell'erudizone e della cultura. Invero i suoi attributi e la storia della sua vita sono totalmente umani che non è da escludere che sia stato un personaggio storico reale, un grande organizzatore dalle cui opere buone si sia serbata memoria dopo la morte , la cui poi personalità fu divinizzata.

Nelle leggende messicane si narra anche che il popolo del serpente piumato governato da quetzacoatl per un lungo periodo di tempo fù troncato da Tezcatilpoca un dio malvagio il cui significato era Specchio fiumante. Ciò stabilisce che in Messico c'era una lotta cosmica tra le forze della luce e quelle delle tenebre e che quest'ultima avesse trionfato, tutto questo certamente appartiene a uno dei miti più famosi del popolo azteco ovvero i cinque soli, ma prima di questo, andiamo a capire esattamente cosa sia successo tra Quetzacoatl e Tezcatilpoca. Le leggende narrano che egli fu associato alla notte e all'oscurità, invisibile e implacabile si manifestava agli uomini. Spesso era descritto come un teschio Fumante, associata dagli studiosi come una pietra di ossidiana, il quale era molto prezioso ai messicani, poichè si costruivano dei coltelli sacrificali impiegati dai sacerdoti.

lotta tra Quetzacoatl e Tezcatilpoca

Leggende narrano che Tezcatilpoca si era cimentato in una lotta con Quetzacoatl di tantissimi anni, infine la lotta cosmica era finita quando il bene era stato sbaragliato dal male e Quetzacoatl cacciato dal Tollan. Si sosteneva che Quetzacoatl fosse fuggito verso la costa per poi essere portato via da una zattera di serpenti, la leggenda narra che 'brucio le sue case di argento e di conchiglie, seppelli il suo tesoro e salpò sul mare dell'est preceduto dai suoi aiutanti', il luogo da cui parti fu Coatzalcoalco, che significa ' il santuario del serpente' e qui Quetzacoatl pima di partire promise che un giorno sarebbe tornato per rovesciare il culto di Tezcatilpoca e inaugurare una nuova era in cui gli dei favoreggiassero i sacrifici dei fiori e non di sangue umano.

I CINQUE SOLI

Nella mitologia azteca, come abbiamo appena visto due sono le divinità più importanti sono Quetzacoatl e Tiezcatilpoca , che sebbene coinvolti nella creazione del mondo, tra loro esiste una rivalità profonda che riflette nei cicli cosmici descritti nel mito dei cinque soli. Il mito dei cinque soli racconta che il mondo è stato creato e distrutto quattro volte, prima di arrivare all'epoca attuale il Quinto sole, secondo narrazioni sacerdotali, all'epoca della conquista dominava il Quinto sole ed è quello stesso Quinto sole e epoca che l'umanità vive tutt'oggi. Come viene citato tra i più importanti manoscritti della Bibbia ovvero il Codice Latino Vaticano o codice vaticanus B, manoscritto di ritualità e religione azteca, con la caratteristica di avere una rappresentazione pittorica. Abbiamo dunque il:

primo sole, Matlactl Atl di duranta 4008 anni. Coloro che vissero a quel tempo si cibavano di mais d'acqua chiamato atzitzintli e quell'epoca vivevano i giganti...Il primo sole fu distrutto dall'acqua nel segno di Matlactli Atl (dieci acqua). Fu chiamato anche Apachiohualiztli ( inondazione o diluvio), l'arte magica della pioggia permanente. Qui gli uomini furono trasfromati in pesce. Alcuni dicono che solo una coppia scampò, protetta da un vecchio albero che cresceva vicino all'acqua. Altri dicono che sette coppie si nascosero in una grotta finchè il diluvio non cessò e le acque si abbassarono. Ripopolando la terra e salvandosi dalla distruzione. Come avevo citato all' inizio, la storia antica sebbene narra di miti e avvenimenti diversi e che cambiano di luogo in luogo essi sono caratterizzati da un parallelismo, nell'innondazione appena citata del primo sole è un interessante esempio di come diverse culture abbiano sviluppato leggende simili riguardo a cataclismi e distruzioni globali, sebbene le origini e i dettagli siano diversi, sono molte somiglianze con il diluvio della bibbia. Entrambi miti narrano si di una distruzione cataclismica della terra, ma in maniera differente. Nel caso degli aztechi, l'inondazione del Primo sole distrugge il mondo e trasforma gli essere umani in pesci, nella Bibbia il diluvio universale purifica il mondo, tranne Noè e la sua famiglia e gli animali salvati.

secondo sole, Ehecoatl ( serpente di vento): durata di 4010 anni, coloro che vissero si cibavano di frutta selvatica chiamta acotzintli. Quel sole fu distrutto da Ehecoatl e gli uomini furono trasformati in scimmie...un uomo e una donna, che erano montati su una roccia, salvarono dalla distruzione. A differenza del diluvio universale biblico che durava 40 giorni e 40 notti e porta una fine totale della civiltà, il Secondo sole si distrugge a causa delle tempeste e la trasfromazione in scimmie è il risultato della catastofe.

terzo sole, Tleyquiyahuillo: durata 4081 anni. Gli uomini i discendenti della coppia sopravvisuta al secondo sole, si cibavano del frutto chiamato tzincoacoc. Questo terzo sole fu distrutto dal fuoco. Il frutto è descritto come un alimento sacro e nutriente permetteva all'uomo di sopravvivere e prosperare garantendo sostenibilità della vita. IL concetto del frutto divino che nutre e sostiene la vita è un tema fonadamentale nelle molte mitologie. Nel nostro caso rappresenta Tzincoacoc la generosità delle divinità azteche nel fornire agli essere umani un alimento che garantisce la sopravvivenza e la prosperità durante il ciclo cosmico, parallelismo connotato nel frutto della conoscenza del Giardino dell'eden biblico o il Manà degli israeliti. Cibo divino fondamentale per il sostentamento e la sopravvivenza.

quarto sole, Tzontilic: durata 5026 anni... Gli uomini morirono di fame dopo un diluvio di sangue e fuoco ( dal codice latino vaticano 3738, citato in adela fernandez, pre-Hispanic Gods of Mexico.

Sebbene tutti questi aspetti culturali e mitologici che caratterizzano l'antica civiltà azteca fino ad oggi siano frutto di miti, è di fondamentale importanza capire che molte di queste culture sono state tramandate da milleni a milleni, per esempio dagli antichi conquistadores, lo scontro tra questi ultimi e la civilta azteca costitui non soltanto una conquista militare, ma una profonda cesura cosmologica e culturale. Fonti come il codice Rios testimoniano come gli aztechi interpretano la catastrofe coloniale attraverso le proprie categorie religiose e mitiche,leggendo l'arrivo degli spagnoli come segno del compimento cosmico, in tale prospettiva la figura di Quetzalcoatl assunse un ruolo tale che veniva fatto scambiare ad Hernas Cortes come la sua incarnazione profetica inserita nella cosmonogia dei Cinque Soli.

-codex Vaticanus A (codice rios), biblioteca apostolica vaticana

-Lopez Austin,Alfredo. El mito del eterno retorno mexica.Mexico:fondo de cultura economica 1993

cunicoli

I CONDOTTI DELLE PIRAMIDI

Tra i tanti misteri che circondano le Piramidi di Giza tra i più emblematici sono i condotti presenti al suo interno, all'apparenza semplici canali di pietra, ma che come vedremo la funzione potrebbe andare ben oltre quello che si crede che sia, alcuni egittologi moderni suggeriscono siano condotti di ventilazione, per altri studiosi sono rilevamenti astronomici che hanno un collegamento religioso e spirituale che legava l'antico Egitto o per chi teorizza che siano condotti che avevano un legame tecnologico per la trasmissione di energia elettromagnetica. Tutto questo fa comprendere che nell'antico Egitto la comprensione del modo e dell'universo era ben diverso dal quello che conosciamo ora e che continua ad affascinare gli studiosi.

Iniziamo con il dire che queste strutture sono rimaste oggetto di studio per anni e anni e ancora oggi si danno nuove teorie e si fanno mille scoperte, ma la cosa fondamentale è che le piramidi hanno una funzione che rispecchia la scienza a 360 gradi, con questo voglio dire che abbraccia le teorie archeologiche , matematiche ,chimiche e fisiche e anche teologiche se vogliamo aggiungere. I condotti si trovano in particolare nella camera del re e della camera della regina e sono direzionati verso l esterno, chiamati anche condotti ascendenti e sono relativamente larghi dai 20 ai 25 centimetri e lunghi fino a 30 metri e sono formati in pietra calcarea.

7 cunicoli ascendenti camera della regina , 10 cunicoli ascendenti camera del re

come viene mostrato nell'immagine i cunicoli ascendenti che si diramano dalla camera della regina hanno un inclinazione di circa 45 gradi, detti anche pozzi di aerazione settentrionale e meridionale, rispetto all'orizzonte, mentre per quelli che si diramano dalla camera del re, detti anche pozzi di aerazione settentrionale e meridionale della camera del re sono di circa 26 gradi rispetto all'orizzonte. Ma come possiamo osservare attentamente solo due di questi cunicoli raggiungono l'esterno mentre gli altri e due rimangono chiusi, esattamente quelli della camera della regina , con due pietre di 8 centimetri poste sulle loro aperture.

TEORIA DEI CONDOTTI D'ARIA: essa sostanzialmente favorisce l'idea che i misteriosi cunicoli presenti nelle piramidi fossero progettati per favorire la circolazione dell'aria all' interno della struttura per far si che l'umidità presente al suo interno possa diminuire e mantenendo la temperatura all'interno della piramide più bassa data anche la posizione in cui ciascuna delle camere si trovava. Molti egittologi hanno creato delle prove a supporto per questa tesi tra cui il famoso Zahi Hawass che ha suggerito che i condotti potessero avere una funzione pratica come quella di facilitare la ventilazione, oppure quella di Mark Lehner e Rainer Stadlelmann che avanzano l'ipotesi riguardo il miglioramento della circolazione dell'aria e gli scopi cosmologici. I dubbi sulla veridicità dell'affermazione che questi condotti di aerazione fuggono da areazione sorgono a causa della loro dimensione, forma e soprattutto dalla posizione all'interno della piramide. In questo disegno isometrico di sezione trasversale 20 x 20 affinchè il pozzo potesse svilupparsi lungo una superficie inclinata attraverso strati di pietra ordinati orizzontalmente, si rese necessario l'inserimento di altri due blocchi di pietra a forma di cuneo, cosi che per ogni sezione 20 x 20 si dovevano inserire quattro pietre misuranti 4 x 2 metri.

la cosa particolare è che le piramidi precedenti a Giza e dopo non hanno pozzi di aerazioni, tuttavia uno studio accurato sull'architettura mostra che questi pozzi formano un soffitto e pareti che erano intagliati solo da una singola pietra e il pavimento da un lastrone. Quindi la sistemazione del pozzo lungo la superficie inclinata dai 30 ai 50 gradi , rendeva necessaria la presenza di due blocchi a cuneo. L'inclinazione dei pozzi ,oltre che la loro lunghezza, creava una quantità enorme di di difficoltà costruttive specialmente in termini di distribuzione di carichi. In conclusione, nonostante le piccole dimensioni 20 x 20 cm, i pozzi non possono essere un insignificante aggiunta architettonica, i costruttori devono aver eseguito calcoli complicati sulla distribuzione del peso e delle forze per riuscire a elaborare un tracciato di questi condotti diagonali in cui gli studiosi ne attribuiscono un significato religioso di grande importanza.

TEORIA CONDOTTI ELETTRICI "Quattro cunicoli muniti di guaina"

Un'altra fondamentale teoria , che si appresta a essere ancora smentita dalla comunità scientifica perchè considerata new age è quella che secondo cui i condotti potessero funzionare come antenna o conduttore elettrico. Questo avanza delle importanti tesi su come gli antichi egizi potessero avere conoscenze avanzate di ingegneria e fisica. In qualche modo si presta a pensare che la Grande piramide di Giza interagisse con fenomeni elettromagnetici. Secondo questa teoria non si tratta di semplici pozzi ma di vere e propie "guaine di rivestimento" in pietra calcarea. Come citato prima queste sono costituite da coppie di pietre lunghe una su di esse formando un canaletto vuoto quadrangolare, creando a tutti gli effetti quella che è una guaina protettiva in pietra con uno spazio interno vuoto. Specialmente nel cunicolo che precede dalla parete nord della camera della regina questa guaina devia diverse volte durante il suo percorso anche di 45 gradi e il taglio segue perfettamente le deviazioni del percorso. Vorremo forse dire che sembrano come dei canaletti di plastica le quali si piazzano nelle pareti per fare un impianto elettrico? può darsi. Ad un certo punto questi lunghi condotti quadrangolari vengono bloccati da misteriose lastre di fine roccia calcarea e sul lato che guarda verso l'esterno della piramide ci sono due protuberanze metalliche che sembrano elettrodi, in cui sono non stati fatti ancora degli esami chimici, ma ad occhio nudo potrebbero trattarsi di rame o bronzo, cosi come anche nella parte interna della lastra in cui ci sono due pezzi metallici visualizzati grazie ai robot che furono inseriti nel condotto, in particolare il progetto Upuaut diretto da Rudolf Ganterbink sotto l'istituto archeologico tedesco del Cairo. Varie osservazioni fatte dal robot mostrano che i cunicoli hanno una serie di deviazioni dal punto di partenza e questa andava contro la teoria cosmologica riguardante l'osservazione delle stelle, come anche la teoria dell'aerazione in quanto i cunicoli mostrano la presenza di piccole porte di calcare che li sigillavano. Molte fra le teorie sono state rigettate come quella del professore Peter Grandics, ricercatore che lavora attualmente presso la Research and Development, AD Research Foundation nella quale si occupa di ricerca sul cancro, biofisica e fisica sperimentale, in quanto ritenesse che la piramide funzionasse come una sorta di antenna in grado di convertire energia elettrostatica dell'atmosfera in corrente alternata in cui nel lato nord e sud uscivano corrispettivamente anodo e catodo, anche se questa cosa non è del tutto dimostrata.

In questa teoria la piramide concentrerebbe continuamente energia elettromagnetica nel suo cuore di granito formando una batteria permettendone l'uso pratico. Ma per far si che questa teoria funzionasse dobbiamo presupporre che nelle camere ci fossero materiali che caricavano ioni positivi e negativi , ma tutto questo non è stato dimostrato praticamente. Potrebbe esistere un altro tipo di impiego di questi condotti che agivano quasi da parafulmine e ammettendo che la camera del re fosse completamente vuota come lo è tutt'ora allora cosa accadeva all'interno della camera del re ? qualche fenomeno piezoelettrico ? che è una caratteristica naturale del quarzo contenuto dentro il granito. Difficilmente quindi questa piramide poteva funzionare come batteria dato che all'interno non c'era materiale che caricavano gli ioni, ma forse ci si aspettava che qualcuno entrasse in quella camera senza sapere cosa potesse succedere dopo.

TEORIA COSMOLOGICA

Nel corso dei secoli, vari studiosi hanno attribuito diverse teorie ai condotti delle Piramidi di Giza. Fin dal XVII secolo, De Maillet teorizzò che i condotti venissero usati per far passare cibo e detriti durante la costruzione. Jomard ad esempio accompagnatore durante la spedizione di Napoleone in Egitto nel 1789, descrisse le fitte cavità che si diramavano dalle camere. Vyse e Perring, nel XIX secolo, interpretarono i condotti come strumenti per la ventilazione. Tuttavia, un egittologo di nome Capart suggerì che i condotti avessero una funzione simbolica, offrendo un passaggio all'anima del faraone. Badawy, un altro profondo conoscitore dell'archeologia, avanzava l'ipotesi che i condotti nella camera del re potessero servire come canali verso le stelle (il passaggio settentrionale, per il viaggio dell'anima verso le imperiture stelle circumpolari e quelle meridionali per il viaggio verso Orione). Badaway sapeva oltre tutto che i testi della piramide si riferivano a sahu Orione e che il defunto re Osiride era identificato con la costellazione, tuttavia Orione è sempre stata una costellazione meridionale sicchè pareva ovvio come punto di riferimento della camera del re

Le misure dell'inclinazione media riprese da Badawy davano circa 44,5 gradi per il condotto meridionale e 31 gradi per quello settentrionale e fu evidente come il cunicolo settentrionale era rivolto verso un punto nelle vicinanze del polo celeste posto ad un altezza di circa 30 gradi se osservato da Giza. Calcolando la declinazione delle stelle nella cintura di Orione verso il 2600 a.c( data inerente alla costruzione delle piramidi ) si ottennero diverse gradazioni rispettivamente alla cintura di Orione.

L'esatta latitudine per la piramide di Cheope è di 29 gradi e 59' e l'equatore celeste linea che divide l'emisfero settentrionale e meridionale del globo celeste si trova a un altezza di 60 gradi e 01' sopra l'orizzonte meridionale. Calcolando quindi l'altezza al meridiano di una stella vista da Giza in direzione sud si sottrae la declinazione dall'altezza dell'equatore di 60 gradi 01' e si ottiene

Badawy si rese conto che non era un caso che il condotto sud rivolto verso il meridiano con inclinazione di 44 gradi 30' puntava verso il passaggio della cintura di Orione concludendo che il condotto puntava deliberatamente verso la cintura di Orione, il centro della costellazione Osiride sahu. All'epoca le scoperte del condotto meridionale che puntava alla costellazione della cintura di Orione nel 2600 a.c era ignorata ma con il passare degli anni gli astronomi e vari ricercatori suggeriscono che questa ipotesi potesse essere valida. D'altronde il testi delle piramidi alludono di frequente all'associazione del re nella sua vita ultraterrena alle stelle e in particolare a Orione e Sothis. Tutt'ora studi dimostrano che la conduttura settentrionale inclinata di 31 gradi era allineata quasi esattamente con la stella polare(Alpha Draconis) e quella meridionale di inclinazione 44,5 gradi culminava con la cintura di Orione. L'ipotesi che una simile disposizione dei cunicoli non avesse alcun significato magico sembra improbabile.

L’aspetto più affascinante della teoria è l’utilizzo della precessione degli equinozi. Questo lento movimento dell’asse terrestre causa un cambiamento graduale dell’orientamento del cielo notturno nel corso di migliaia di anni. ,Tenendo conto di questo fenomeno, hanno ipotizzato che l’allineamento perfetto tra le piramidi e la cintura di Orione si sarebbe verificato intorno al 10.500 a.C., un’epoca in cui si considera di grande sviluppo culturale e tecnologico, il cosiddetto “Primo Tempo

La cintura di Orione è un asterismo lineare posto all' interno della costellazione ed è costituito da tre stelle delle quali quella centrale è equidistanziata dalle due estreme ma con la stella più settentrionale cioè Mintaka fuori asse di circa 4 gradi rispetto al congiungimento con le altre due cioè Alnitak meridionale e Alnilam centrale. Molte interpretazioni ritengono appunto che la Cintura di Orione sia associata al dio Osiride una loro importantissima divinità, come molti racconti citati dall'affresco su soffitto della tomba di Senmut, in cui è raffigurato Orione su una barca al di sotto di un gruppo di stelle che ricorda molto da vicino quella della cintura di Orione ma con un dettaglio importante in cui fa sembrare l'angolo di disallineamento di 7 gradi anzichè di 4

Il soffitto della sala, appartenente alla tomba TT 353

Al centro del soffitto si trova una scena affascinante che illustra la barca solare del dio Ra, il dio del sole, che attraversa il cielo notturno.

Accanto a questa rappresentazione cosmologica, il soffitto della tomba di Senmut ospita anche immagini del defunto in adorazione degli dèi, con simboli legati al ciclo di vita e morte. In particolare, si può osservare la presenza di figure di Senmut e della regina Hatshepsut che si uniscono in un legame simbolico, suggerendo l'importanza di Senmut come architetto e consigliere della regina, ma anche come individuo che cercava una protezione divina per la sua anima. La Cintura di Orione si trova esattamente nella parte centrale del soffitto, come parte del cielo stellato che si estende sopra il defunto.

I misteriosi condotti delle Piramidi di Giza continuano a stimolare il dibattito tra studiosi, archeologi e teorici, alimentando il fascino che circonda l'antico Egitto. Sebbene la teoria più accreditata resti quella della ventilazione, che suggerisce un uso pratico per migliorare la circolazione dell'aria all'interno della piramide, le ipotesi cosmologiche e quelle tecnologiche non mancano di suscitare curiosità. La connessione con le stelle, in particolare con la cintura di Orione, ha un forte significato simbolico e religioso, rappresentando il viaggio dell'anima del faraone verso l'aldilà. Allo stesso tempo, le teorie moderne, come quella che ipotizza un collegamento con l'energia elettromagnetica, mettono in luce l'affascinante possibilità che gli antichi egizi avessero conoscenze avanzate di scienze e ingegneria. Tuttavia, indipendentemente dalla veridicità delle singole teorie, è innegabile che la costruzione di questi condotti richiedesse una padronanza delle leggi fisiche e un'abilità ingegneristica straordinarie, lasciando aperta la domanda su quanto realmente fosse avanzata questa civiltà. I condotti non sono solo un elemento architettonico, ma un simbolo della loro profonda connessione con il cosmo e con l'incredibile mistero che ancora oggi avvolge la Grande Piramide.